di Francesco C.
Fandango libri, 2025
La stagione delle occupazioni degli spazi sociali a Roma è una storia lunga che parte dagli anni Ottanta e arriva fino a oggi. I centri sociali occupati autogestiti hanno rappresentato una parte vitale del tessuto politico, sociale e culturale di Roma, sono stati spazi di resistenza, inclusione, lotta, cultura e creatività. Fabrizio C., che ha fatto parte dell’assemblea del CSOA La Torre, realtà occupata dagli anni Novanta che dura ancora oggi nel quadrante nord-est di Roma, raccoglie le voci delle e dei militanti di questa stagione e ne ripercorre la storia fra entusiasmi, prospettive, lotte e sgomberi.
a cura di Francesco Careri, Serena Olcuire, Dario Gentili
Nero Editions, 2025
Roma è una città selvatica. Lo è per storia, per conformazione urbana, per inclinazione e dinamica che caratterizzano il suo spazio. In questa Guida non si troveranno consigli per un uso – fosse pure “consapevole” – della selva romana che indichino quei luoghi o quegli spazi da visitare per goderla al meglio o appieno; non si troveranno segnalati posti irrinunciabili per fare un’esperienza autentica della selva. Si racconta piuttosto di «emergenze» della selva un po’ ovunque in città (in uno spazio urbano s-confinato, non quello racchiudibile e delimitabile in mappe, cartine geografiche, stradari).
di Francesco Crupi
Franco Angeli, 2025
Questo volume intende analizzare i processi insediativi, economici e sociali della città di Roma sotto il profilo di quel fenomeno urbano che oggi definiamo abusivismo edilizio. Pur rimanendo nel solco della tradizione delle monografie tematiche, il testo si arricchisce dell’enorme mole degli apparati conoscitivi esistenti sul tema, cercando di allargare l’orizzonte di indagine alla storia, alla politica, all’architettura, all’urbanistica, al paesaggio. Quello che emerge è una Roma senza tema, senza forma, senza progetto, perennemente afflitta da piaghe endemiche che non le hanno permesso di essere quella città bella, efficiente ed equa che tutti vorremmo (scheda editoriale).
a cura di Luca Alteri, Alessandro Barile, Paolo De Nardis
Carocci, 2025
Il Giubileo romano del 2025 trova una metropoli sospesa tra rinnovamento e declino. La città assolve sempre più al suo compito di attrarre turismo internazionale, nell’indifferenza o addirittura nella contrapposizione di chi abita la città reale, quella che vive fuori dai circuiti della valorizzazione urbana e spesso nella periferia disfatta oltre il Raccordo anulare. A cinquant’anni dal celebre convegno sui “mali di Roma”, e nel pieno delle contraddizioni dell’anno giubilare, il volume riflette sui nuovi, ma in realtà sempre uguali, mali della città, i suoi problemi cronici e apparentemente irrisolvibili. Roma è davvero condannata alla sua complessa dimensione di metropoli posta al confine tra il locale e il globale? (scheda editoriale).

di Bruno Fusciardi e Giulia Zitelli Conti
Edit Press, 2024
Nel secondo dopoguerra Roma si presentava costellata da borgate e borghetti abitati specialmente da immigrati, sfrattati dal centro storico e sfollati di guerra. In questi quartieri popolari migliaia di famiglie si organizzarono per rivendicare il diritto alla casa e alla città. Il volume propone la trascrizione delle voci della memoria di alcuni dei protagonisti di questa intensa stagione di mobilitazione sociale: i ricordi inediti degli intervistati qui raccolti ci trasportano da Borgata Gordiani alla Magliana, ricostruendo le storie di singole occupazioni abitative, narrando percorsi di impegno politico e amicizia e attraversando vent’anni di militanza nel movimento di lotta per la casa (1963-1985). Un movimento composito, eterogeneo e non esente da contraddizioni interne, che ancora oggi rappresenta un soggetto sociale di primaria importanza e urgenza per la città, dentro e fuori il Grande raccordo anulare (scheda editoriale).

di Francesca Romana Stabile
Quasar, 2024
La pubblicazione si propone di ripercorre i principali passaggi del progetto per San Saba dell'Istituto per le Case Popolari in Roma, elaborato da Quadro Pirani dal 1906 e completato nel 1923. Per le sue caratteristiche tipologiche e formali, San Saba costituisce un esempio unico di quartiere concepito a misura d'uomo, articolato in base ad una misurata gerarchia dei percorsi e dei tipi edilizi - villini, case a schiera e fabbricati a corte -, studiati per offrire un alloggio a diverse utenze sociali, in particolare agli operai della zona industriale a sud di Roma. Il quartiere ancora oggi è espressione di una straordinaria qualità architettonica e urbana, riconoscibile negli spazi aperti e nei progetti, sottolineati da elaborate partiture in laterizio, che costituiscono la tipica connotazione dei progetti di Pirani, il principale protagonista della sperimentazione architettonica sulla casa popolare a Roma agli inizi del Novecento (scheda editoriale).
di Ella Baffoni
Bordeaux edizioni, 2024
La Snia, una fabbrica di viscosa alla periferia di Roma fondata 100 anni fa, impiegava oltre 1.500 operai, tra cui molte donne e persino bambine. Attingendo all’archivio del personale, scoperto trent’anni fa e oggi liberamente consultabile, i racconti in prima persona degli operai e operaie che qui vissero parte della loro vita restituiscono emozioni, sentimenti, dignità ai protagonisti di lotte dimenticate che idealmente si legano a quelle di oggi. La lotta dei cittadini del quartiere a difesa di questo luogo “unico“, il miracolo di un lago nato da una speculazione edilizia, la battaglia ancora non vinta per trasformare questa area industriale abbandonata in un’oasi naturalistica aperta a tutti (scheda editoriale).
di Chiara Caciotti
Ombre Corte, 2024
Partendo da un’indagine etnografica svolta nell’occupazione abitativa romana di Santa Croce/Spin Time Labs, il libro esprime un posizionamento critico nei confronti del termine “emergenza abitativa”. Infatti nella Capitale questa rappresenterebbe una condizione tutt’altro che emergenziale, ma cronicizzata ed endemica. L’autrice indaga gli effetti di questa condizione sulla vita della comunità occupante posta al centro del caso di studio, che sembra esperire una condizione di liminalità abitativa caratterizzata dal costante tentativo di organizzare, vivere e apprendere una modalità affatto ovvia di abitare collettivo (scheda editoriale).

di Stefano Portelli
Carocci, 2024
Che cosa ne è stato degli abitanti dei borghetti autocostruiti intorno a Roma, le cosiddette “baracche” demolite negli anni Settanta? Questo libro racconta i decenni successivi alla grande stagione delle lotte per la casa, quando migliaia di persone trasferite sul litorale iniziarono a sentirsi deportate, sradicate, più isolate che nei vecchi quartieri. «Ostia, o Bombay – è uguale», scrisse Pasolini. In tutto il pianeta milioni di persone subiscono sfratti, sgomberi e trasferimenti, spesso verso zone remote. Ma quando le ruspe demoliscono abitazioni, spazi sociali, luoghi di culto, chi viene sradicato percepisce una violenza i cui effetti possono riemergere altrove, in forme anche difficili da decifrare. Il “diritto di restare” che reclamano oggi gli abitanti dell’Idroscalo di Ostia, l’ultimo borghetto di Roma, come quelli di altre zone considerate “informali” in tutto il mondo, può essere la chiave per immaginare quartieri contro lo sradicamento, città basate sui bisogni e sui desideri di chi le vive, anziché su progetti elaborati altrove (scheda editoriale).
di Francesca Fagnani
SEM Libri, 2024
Mala è un’inchiesta documentatissima, implacabile e travolgente come una serie tv sui narcos sudamericani, che svela chi sono i nuovi padroni di Roma, la città che si diceva non volesse padroni.
In queste pagine, voci urlano prima di spegnersi nel buio, armi sparano in pieno giorno, la droga invade le strade, i soldi si prestano a strozzo e i debiti si saldano sempre: a qualunque costo e spesso nel peggiore dei modi. Con il rigore della cronista di razza, Francesca Fagnani esamina le fonti giudiziarie, collega i fatti, ricostruisce antiche alleanze e recenti rivalità che definiscono la geografia criminale della Capitale (scheda editoriale).
di Rosario Pavia
Bordeaux edizioni, 2024
Roma appare oggi come una Babilonia, una metropoli indecifrabile, inerte e passiva, attraente e invivibile, accogliente e diseguale. La frantumazione della città in una pluralità di parti urbane e aggregati edilizi ha fatto perdere il senso dell'orientamento spaziale e dell'identità dei luoghi, mentre il progetto e il piano sembrano impotenti nei confronti della perdita di una forma urbana riconoscibile. Roma appare bloccata in una massa edilizia informe e dispersa che divide e separa, rendendo difficile le comunicazioni e il trasporto pubblico. È possibile riconoscere in questo intreccio babelico una trama sottesa, alcuni segni forti, capaci di restituire alla città una struttura, una figura d'insieme, un principio d'ordine per una nuova visibilità? Un invito ad attraversare, camminando, la città, alla scoperta del mistero del suo labirinto, alla ricerca di una via d'uscita.
di Italo Insolera e Paolo Berdini
Einaudi, 2024
Ritorna in un'edizione nuova e ampiamente aggiornata, sia nel testo sia nell'apparato iconografico, il classico di Italo Insolera Roma moderna, uscito per la prima volta nel 1962. Non si tratta di un saggio puramente tecnico, ma di un'opera che ricostruisce le vicende e le condizioni economiche, sociali, culturali e politiche che hanno determinato lo sviluppo urbanistico di Roma a partire dall'occupazione francese del 1809 fino a oggi (scheda editoriale).

di Luca Brignone e Stefano Simoncini
Franco Angeli, 2024
La corona verde di Roma Est è una potenziale rete ecologica situata nel cuore della periferia più “difficile” della capitale. È costituita da circa 1.000 ettari di splendidi lacerti di agro romano storico scampati all’edificazione, in cui s’intrecciano valori naturalistici e storici straordinari, ma caratterizzati da abbandono, usi impropri e frammentazione. Il libro ricostruisce questo caso nel quadro del “doppio movimento” delle trasformazioni urbane attuali: agli enormi impatti socio ecologici disgreganti del modello di sviluppo market oriented della città neoliberale, aggravati dal più recente processo di “piattaformizzazione” delle città, si risponde soltanto con iniziative “dal basso” di riappropriazione dello spazio, delle tecnologie e della natura. Un processo ambivalente che, nel contesto romano, si converte nella paradossale divaricazione tra inefficienza della governance pubblica e vivacità delle pratiche sociali volte a ricostruire localmente relazioni, inclusione e sostenibilità. In questo quadro si colloca il lungo percorso di ricerca-azione, descritto nella seconda parte del volume, che gli autori conducono con due finalità: mettere in rete iniziative dal basso, anche conflittuali, per pianificare e realizzare l’infrastruttura ecologica della Corona Verde di Roma Est; definire un modello innovativo di transizione ecologica dal basso basato sul ricorso a “tecnologie civiche” per potenziare localmente la cooperazione sociale. Questo modello alternativo di transizione valorizza il concetto di “sistemi socioecologici” come nuova infrastruttura capace di ripristinare una “coevoluzione” virtuosa tra città e natura (leggi il libro).
di Luca Brignone
LetteraVentidue, 2024
Un paradosso sembra minare l'efficacia dei processi di riqualificazione o rigenerazione nelle aree delle grandi città soggette a processi di marginalizzazione e periferizzazione: nella migliore delle ipotesi gli interventi si traducono in palliativi incapaci di incidere sui problemi strutturali. Nella peggiore, producono un'espulsione degli abitanti storici e meno abbienti acuendo le disuguaglianze che gli interventi stessi si proponevano di risolvere. Il libro, attraverso l'analisi della trasformazione recente del quartiere di Centocelle, problematizza la categoria della gentrificazione, svelando la natura profonda, radicata ed insidiosa del carattere estrattivo che contraddistingue i modelli di sviluppo urbano dominanti (leggi il libro).
di Enzo Scandurra
DeriveApprodi, 2024
La questione romana, mai risolta, è al centro di questi saggi, scritti tra il 2013 e il 2023. Diverse amministrazioni si sono alternate alla guida della Capitale, cadendo senza suscitare alcuna nostalgia e senza riuscire a dare risposta ai mali della città: rifiuti, trasporti urbani, metropolitane, edilizia pubblica, accoglienza dei migranti, disuguaglianze, povertà. Si sono evocati progetti di modernizzazione per colmare il gap rispetto ai modelli urbani globali, da Milano a Barcellona e Dubai, dando per scontato che la "città eterna" fosse in ritardo e dunque bisognosa di grandi opere e megaeventi. Ma Roma moderna lo è di fatto, basta osservare la sua storia, i suoi gioielli di archeologia, i paesaggi dell’Agro romano. Il popolo romano, dotato di ironia e cinismo bonario, lo ha capito da tempo e ha così bocciato queste aspirazioni al nuovismo. I testi di Enzo Scandurra narrano pezzi di questa storia.

di Alessandro Barile, Barbara Brollo, Sarah Gainsforth e Rossella Marchini
DeriveApprodi, 2023
Cosa c’è dopo la gentrificazione? Cosa avviene in un quartiere quando essa entra in crisi e si arresta? Lo studio del quartiere romano di San Lorenzo ci permette di rispondere a questa domanda, che investe molte città italiane e, più in generale, dell’Europa mediterranea. La crisi economica scoppiata nel 2008 ha prodotto anche una crisi dell’urbano, che ha colpito in particolare le zone della città precedentemente "valorizzate". San Lorenzo non è solo un quartiere, ma il simbolo di una certa idea di città. È infatti il quartiere universitario della capitale, ma anche quello dei movimenti e della partecipazione politica. Un quartiere che, proprio a causa dei processi gentrificatori, si è svuotato di abitanti e poi di attività sociali ed è divenuto, come si legge negli annunci delle agenzie immobiliari, "a uso investimento", per cui la casa non è più collegata all’abitare stanziale ma a quello temporaneo.
a cura di Sara Bruno e Ylenia SinaAltreconomia, 2023
Una guida realizzata in collaborazione con le associazioni e le persone che promuovono i territori e la cultura come bene comune, all’insegna del turismo sostenibile e dell’accessibilità. Roma è una città che sembra condannata a restare all’ombra dei simboli che la rendono riconoscibile in tutto il mondo. L’enorme rendita del suo patrimonio artistico è stata cannibalizzata dal turismo di massa che si è appropriato dei monumenti più famosi e dei quartieri più vendibili, accelerando la desertificazione del centro storico e la gentrificazione della prima periferia. È in quell’ombra che associazioni, gruppi informali, musei diffusi impiegano competenze e passione per far conoscere la sterminata ricchezza artistica, storica, sociale e ambientale della città (scheda editoriale).
di Francesco Montillo
Edifir, 2023
Il libro affronta una riflessione sul tema della memoria, come dispositivo di rappresentazione e riappropriazione dell’identità di un luogo. La riflessione mira ad approfondire il concetto di Memoria, accanto a quello di Storia, proprio nel modo in cui la memoria si genera e viene elaborata a partire da determinati eventi storici. In tal senso risulta interessante indagare le dinamiche di elaborazione della memoria all’interno di un processo di difficile e delicata ricostruzione che può portare a memorie individuali o a memorie collettive, soprattutto nei casi in cui la storia è stata “alterata” da altri eventi storici o addirittura “denigrata” dai mutamenti sociali e culturali.
di Rankis
Momo Edizioni, 2023
Questo libro è tre libri. È, prima di tutto, il racconto accurato della storia del quartiere romano di Spinaceto, estrema periferia a sud ovest della Capitale, oltre il Grande raccordo anulare. È, poi, la narrazione corale – e «in lingua» – delle incredibili peripezie degli abitanti spinacetini, tra guerra mondiale, occupazioni di palazzi, militanze comuniste e centri sociali. È, infine, un inedito viaggio fotografico dentro le strade di una periferia – da decenni raccontata come abbandonata e degradata – che riappare e rinasce sotto gli occhi del lettore (scheda editoriale).
Autori vari
EDUP, 2023
La mostra “ROMA PERIURBANA. Risorse Agricole, Territorio, Realtà sommerse” si è tenuta a Roma su iniziativa dell’Associazione RomaAgricola, una rete di realtà che operano nel campo dell’agricoltura periurbana, a cominciare dalla Cooperativa Agricoltura Nuova di Decima, protagonista dell’occupazione delle terre negli anni ’70 nonché dell’organizzazione della prima conferenza agricola a Roma con il sindaco Argan. Il progetto consiste nel valorizzare e nel recuperare l’agricoltura cittadina e periurbana, assumendone la centralità strategica, in grado di integrare aspetti molteplici: difesa del suolo e dell’ambiente, vivibilità urbana, qualità alimentare, creazione di lavoro qualificato, solidarietà e integrazione sociale, accoglienza degli immigrati, educazione ambientale, sperimentazione e innovazione.