di Nicola Lagioia
Einaudi, 2020
«Tutti temiamo di vestire i panni della vittima. Viviamo nell'incubo di venire derubati, ingannati, aggrediti, calpestati. Preghiamo di non incontrare sulla nostra strada un assassino. Ma quale ostacolo emotivo dobbiamo superare per immaginare di poter essere noi, un giorno, a vestire i panni del carnefice?». Le parole di Nicola Lagioia ci portano dentro il caso di cronaca piú efferato degli ultimi anni. Un viaggio per le strade buie della città eterna, un'indagine sulla natura umana, sulla responsabilità e la colpa, sull'istinto di sopraffazione e il libero arbitrio. Su chi siamo, o chi potevamo diventare.
Nel marzo 2016, in un anonimo appartamento della periferia romana, due
ragazzi di buona famiglia di nome Manuel Foffo e Marco Prato seviziano
per ore un ragazzo piú giovane, Luca Varani, portandolo a una morte
lenta e terribile. È un gesto inspiegabile, inimmaginabile anche per
loro pochi giorni prima. La notizia calamita immediatamente
l’attenzione, sconvolgendo nel profondo l’opinione pubblica. È la natura
del delitto a sollevare le domande piú inquietanti. È un caso di
violenza gratuita? Gli assassini sono dei depravati? Dei cocainomani?
Dei disperati? Erano davvero consapevoli di ciò che stavano facendo?
Qualcuno inizia a descrivere l’omicidio come un caso di possessione.
Quel che è certo è che questo gesto enorme, insensato, segna oltre i
colpevoli l’intero mondo che li circonda.
Nicola Lagioia segue questa
storia sin dall’inizio: intervista i protagonisti della vicenda,
raccoglie documenti e testimonianze, incontra i genitori di Luca Varani,
intrattiene un carteggio con uno dei due colpevoli. Mettersi sulle
tracce del delitto significa anche affrontare una discesa nella notte di
Roma, una città invivibile eppure traboccante di vita, presa d’assalto
da topi e animali selvatici, stravolta dalla corruzione, dalle droghe,
ma al tempo stesso capace di far sentire libero chi ci vive come nessun
altro posto al mondo. Una città che in quel momento non ha un sindaco,
ma ben due papi.
Da questa indagine emerge un tempo fatto di
aspettative tradite, confusione sessuale, difficoltà nel diventare
adulti, disuguaglianze, vuoti di identità e smarrimento. Procedendo per
cerchi concentrici, Nicola Lagioia spalanca le porte delle case,
interroga i padri e i figli, cercando il punto di rottura a partire dal
quale tutto può succedere.