di Federica Fava
Quodlibet, 2017
L'Estate romana fu un ambizioso progetto guidato da Renato Nicolini dal 1977 al 1985 e coinvolse l'intera capitale in un'articolata serie di iniziative culturali. In quegli anni feste, manifestazioni e spettacoli divennero parte organica di un programma politico e architettonico preciso, oggi ancora misconosciuto, sebbene imitato con esiti più o meno felici in varie città italiane. Il volume non è una ricostruzione storica, bensì uno studio critico su un metodo progettuale che rivalutava l'architettura provvisoria ed era basato, come scrive l'autrice, sul riuso di monumenti e di aree disabitate della città mediante l'interazione con il cinema, la poesia e altri linguaggi. Attraverso un'indagine sui significati e sulle contraddizioni di pratiche architettoniche che, preferendo posizioni instabili e deperibili, sono state spesso relegate ai margini della disciplina, il testo racconta l'intera vicenda dell'Estate romana, una manifestazione nata in un momento in cui la capitale era ancora un luogo centrale dell'architettura internazionale (scheda editoriale).
Quodlibet, 2017
L'Estate romana fu un ambizioso progetto guidato da Renato Nicolini dal 1977 al 1985 e coinvolse l'intera capitale in un'articolata serie di iniziative culturali. In quegli anni feste, manifestazioni e spettacoli divennero parte organica di un programma politico e architettonico preciso, oggi ancora misconosciuto, sebbene imitato con esiti più o meno felici in varie città italiane. Il volume non è una ricostruzione storica, bensì uno studio critico su un metodo progettuale che rivalutava l'architettura provvisoria ed era basato, come scrive l'autrice, sul riuso di monumenti e di aree disabitate della città mediante l'interazione con il cinema, la poesia e altri linguaggi. Attraverso un'indagine sui significati e sulle contraddizioni di pratiche architettoniche che, preferendo posizioni instabili e deperibili, sono state spesso relegate ai margini della disciplina, il testo racconta l'intera vicenda dell'Estate romana, una manifestazione nata in un momento in cui la capitale era ancora un luogo centrale dell'architettura internazionale (scheda editoriale).