a cura di Carlo Cellamare
Donzelli, 2016
Roma oggi non è più la città focalizzata su un centro storico circondato da quartieri periferici consolidati, ma una città-territorio che si estende in un'area vasta e articolata. Il Grande raccordo anulare è ormai un vero e proprio «luogo» attorno al quale si è realizzato non solo un intenso sviluppo insediativo, ma anche un cambiamento antropologico nei modi dell'abitare. Questa periferia tende a rendersi autonoma, ma le difficoltà sono ancora tante: ad attrarre la popolazione in queste zone sono fattori ricollegabili a una migliore qualità della vita, ma queste continuano a essere le aree in cui Roma «esporta» le funzioni indesiderate, dalle discariche ai poli della logistica. E se l'esodo non è segnato da distinzioni socio-economiche, nei fatti si genera una giustapposizione di complessi abitativi esclusivi, campi da golf, aree residenziali abusive, poli tecnologici, aree industriali, zone agricole, campi rom. Il libro è un viaggio «fuori Raccordo» che esplora luoghi dai nomi familiari eppure sconosciuti, dai quali emerge un'immagine complessa e sorprendente della città (scheda editoriale).
Donzelli, 2016
Roma oggi non è più la città focalizzata su un centro storico circondato da quartieri periferici consolidati, ma una città-territorio che si estende in un'area vasta e articolata. Il Grande raccordo anulare è ormai un vero e proprio «luogo» attorno al quale si è realizzato non solo un intenso sviluppo insediativo, ma anche un cambiamento antropologico nei modi dell'abitare. Questa periferia tende a rendersi autonoma, ma le difficoltà sono ancora tante: ad attrarre la popolazione in queste zone sono fattori ricollegabili a una migliore qualità della vita, ma queste continuano a essere le aree in cui Roma «esporta» le funzioni indesiderate, dalle discariche ai poli della logistica. E se l'esodo non è segnato da distinzioni socio-economiche, nei fatti si genera una giustapposizione di complessi abitativi esclusivi, campi da golf, aree residenziali abusive, poli tecnologici, aree industriali, zone agricole, campi rom. Il libro è un viaggio «fuori Raccordo» che esplora luoghi dai nomi familiari eppure sconosciuti, dai quali emerge un'immagine complessa e sorprendente della città (scheda editoriale).