Dentro Roma. Storia del trasporto pubblico nella capitale (1900-1945)

di Grazia Pagnotta
Donzelli, 2012
L’inadeguatezza del trasporto pubblico di Roma è oggi un’evidenza. Ma come si è arrivati a questa emergenza? A un secolo dalla nascita dell’Atac, il volume restituisce la trama delle vicende del trasporto cittadino nella prima metà del Novecento, ricostruendo la storia dell’azienda e dei suoi rapporti con l’amministrazione capitolina, delle sue capacità organizzative e delle sue efficienze/inefficienze, dei suoi gruppi dirigenti e dei suoi lavoratori, i tranvieri, che furono un segmento importante del movimento operaio romano. Una storia fatta di difficoltà che è componente sostanziale della costruzione di Roma contemporanea, e della sua trasformazione in grande realtà urbana con l’aspirazione a divenire metropoli. 
L’attuale fisionomia del trasporto romano ha preso a configurarsi sin dagli anni dieci del Novecento. All’inizio del secolo, benché fosse una capitale a scala ridotta, Roma viveva una fase di progettazione; le scelte sul trasporto, tuttavia, furono poco lungimiranti: non fu considerata, per esempio, la costruzione di una rete metropolitana. In seguito, durante gli anni del fascismo, si approntò la riforma del trasporto pubblico cittadino del 1930, che escluse il tram dalla viabilità del centro storico, ma anche in questo caso la scelta del cambiamento mancò dell’elemento metropolitana, rivelandosi dunque subito fallimentare; e non fece altro che segnare l’affermazione dell’autobus come mezzo di trasporto privilegiato, con conseguenze nefaste sulla qualità dell’aria in città e sulle condizioni del traffico (scheda editoriale).