di Franco Ferrarotti e Maria I. Macioti
Teti, 2009
Franco Ferrarotti e Maria Macioti indagano il rapporto tra i grandi centri urbani e le realtà limitrofe, varcando barriere culturali ancor prima che architettoniche: da una parte i grattacieli, i condomini a schiera, i centri commerciali, dall'altra le banlieue, gli slum, le favelas. Due mondi vicini e diversi, da sempre incapaci di comunicare tra loro. Il libro esplora la storia e la fenomenologia di questi luoghi, con un interesse particolare rivolto alle periferie romane: Acquedotto Felice, Quarticciolo, Alessandrino, Magliana, Quadraro. A emergere sono prospettive e consapevolezze nuove, e con esse una concezione diversa della periferia, da intendere non più come problema ma come risorsa. Il testo è arricchito dalle fotografie inedite delle borgate romane dal 1960 ad oggi (scheda editoriale).
Teti, 2009
Franco Ferrarotti e Maria Macioti indagano il rapporto tra i grandi centri urbani e le realtà limitrofe, varcando barriere culturali ancor prima che architettoniche: da una parte i grattacieli, i condomini a schiera, i centri commerciali, dall'altra le banlieue, gli slum, le favelas. Due mondi vicini e diversi, da sempre incapaci di comunicare tra loro. Il libro esplora la storia e la fenomenologia di questi luoghi, con un interesse particolare rivolto alle periferie romane: Acquedotto Felice, Quarticciolo, Alessandrino, Magliana, Quadraro. A emergere sono prospettive e consapevolezze nuove, e con esse una concezione diversa della periferia, da intendere non più come problema ma come risorsa. Il testo è arricchito dalle fotografie inedite delle borgate romane dal 1960 ad oggi (scheda editoriale).