Dalla strada alla casa. Un rapporto sui senza fissa dimora a Roma

a cura di Federica Borlizzi e Ilaria Manti
Nonna Roma, 2022 (download)
Il lavoro nasce dall’esigenza di mettere a sistema quanto, in questi anni, Nonna Roma ha avuto modo di osservare, ponendoci dall’angolo visuale degli ultimi di questa città. Anni di politiche sociali inadeguate, in cui i senza dimora sono stati destinatari non solo dell’indifferenza istituzionale ma anche di strumenti punitivi diretti a sanzionare una condizione di povertà in nome del “decoro”. Anni di politiche miopi a livello nazionale e locale, con l’approvazione di provvedimenti e l’introduzione di prassi amministrative che hanno reso un percorso ad ostacoli l’accesso ai servizi essenziali per chi si trova a vivere in una condizione di marginalità. Di tutto questo e di molto altro si da atto in questo lavoro.
Il Rapporto cerca di analizzare il fenomeno homelessness a tutto tondo, partendo dai dati e dalla letteratura scientifica, fino ad arrivare a modelli innovativi e proposte che possano invertire la rotta delle politiche sociali attuate negli ultimi anni. Ormai è noto che gli effetti dell’emergenza Covid-19 non sono stati uguali per tutti: le persone in una condizione di grave marginalità hanno subito particolarmente la fase che stiamo ancora passando. Ma se con riferimento all’emergenza sanitaria si parla già di fase post-emergenziale, quella economica e sociale è tutt’altro che finita. Dopo aver messo in campo molteplici attività durante il lockdown, dalla distribuzione alimentare all’apertura di centri di accoglienza per senza dimora, e dopo aver visto moltiplicarsi giorno dopo giorno le richieste di aiuto, l'associazione Nonna Roma ritiene che non sia più rinviabile affrontare le storture sistemiche che determinano tali livelli di esclusione, disagio sociale e impoverimento della popolazione.
Il Rapporto si fonda su due diversi pilastri: da un lato, la quotidiana attività sul campo di Nonna Roma, e dall’altro un lavoro di studio e di ricerca che si è sviluppato in questi anni anche attraverso il “Comitato scientifico” costituitosi nell’ambito dell'associazione.